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Chi sono

Mi chiamo Barbara, abito in una cittadina brianzola e realizzo ceramica d’alta temperatura lavorando con passione impasti d’argilla diversi. 

Manimono è nato nel 2015 ma è stato covato a lungo. Era forse nei miei desideri già nel 2000, l'anno della laurea, quando ha avuto inizio la mia avventura con la ceramica, ricordandomi di un'esperienza fatta alle scuole elementari in quei venerdì pomeriggio dedicati alle attività manuali e artistiche. Il mio primo corso di ceramica è stato con Giancarlo Scapin, ceramista scultore a Schio, scomparso nel 2013. Penso a lui come a un padre che ha fatto nascere il desiderio.

Ho portato avanti la passione per alcuni anni, costruendo anche un forno per alta temperatura, ma ne sono dovuti passare molti altri prima che i tempi fossero maturi per farne un percorso. La vita a volte ti fa fare un lungo giro prima di farti ritrovare la via di casa. 

Dal 2015 ho lavorato di sperimentazione giorno dopo giorno imparando moltissimo sulla terra, su di me e sulla via quasi obbligata che si apre quando la natura del materiale incontra la tua. Nel 2018 ho aperto il laboratorio al pubblico e organizzo periodicamente corsi e incontri.

Il mio incontro con l’argilla non sarebbe stato lo stesso senza lo yoga. Il raja yoga mi ha mostrato il silenzio dietro le parole: un’estensione senza confini che puoi guardare dall’alto o nella quale puoi immergerti come una coccinella aggrappata a un filo d’erba in un campo estivo. Entrambe le dimensioni le ritrovo lavorando la terra.

Lavorare la terra fa bene alla vita della mente. E quell’infinita generosità del materiale che va sotto il nome di plasticità è un’occasione unica per agire sulla mente attraverso l’altra parte di noi più umana: la mano.

Negli incontri in laboratorio cerco di portare adulti e bambini a scoprire le potenzialità nascoste dell’argilla (e di se stessi).

Amo il tornio, complesso dialogo con il centro, la rotazione e il ritmo. Ma ancor più il lavoro a mani nude, in territori senza mappe, con il solo aiuto di qualche arnese o supporto provvisorio.

Su tutto, su ogni idea di coerenza e su ogni aspettativa prevale il mio bisogno di rimanere principiante, desiderosa di imparare, ascoltare, saper vedere.

   

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